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6/6/2007 - Presentazione risultati del progetto pilota Prima Infanzia

Mercoledì 6 giugno - Auditorium Cassa Rurale di Treviglio

Data di pubblicazione: 29/05/2007

PROGETTO PILOTA PRIMA INFANZIA

PER PREVENIRE LE DIFFICOLTA'

DI SVILUPPO NEUROPSICHICO NEI BAMBINI

 

Mercoledì 6 giugno, alle ore 20.30, presso l’Auditorium della Cassa Rurale di Treviglio verranno presentati i risultati del biennio di sperimentazione del progetto pilota Prima Infanzia per la prevenzione delle difficoltà di sviluppo neuropsichico nei bambini in età della scuola d’infanzia.

 

Il progetto, primo in Lombardia, è nato dalla collaborazione tra l’Università di Roma “La Sapienza”, la Neuropsichiatria dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio, diverse direzioni didattiche e istituti comprensivi (Treviglio primo e secondo circolo, Spirano, Verdellino, Covo, Bariano, Osio Sotto, Romano di Lombardia) ed è stato promosso dall’Inner Wheel di Treviglio attraverso il sostegno di numerosi sponsor.

 

E’ uno studio che, in questi ultimi due anni scolastici, ha coinvolto (con i loro insegnanti) circa 800 bambini, di età compresa tra i quattro e i cinque anni, pari a circa un terzo della popolazione infantile di questa fascia di età presente nel nostro territorio.

 

Dai primi dati emersi da questo campione, elaborati insieme all’Università di Roma, risulta che il 6-8% dei bambini tra i quattro e i cinque anni, pur non presentando disturbi psichici conclamati, si trova nell’area del rischio evolutivo e quindi necessita di una attenta programmazione educativa.

Proprio questo risultato è stato il motore di uno sviluppo che ha coinvolto e coinvolgerà man mano altre direzioni didattiche attraverso il processo formativo delle insegnanti, con il risultato di allargare la competenza ad un numero sempre maggiore di scuole dell’infanzia ed alla loro popolazione infantile.

 

L’obiettivo del progetto era quello di proporre alle insegnanti ed ai loro dirigenti, da parte della Neuropsichiatria Infantile, di mettersi al lavoro sullo stesso piano e con lo stesso linguaggio, utilizzando uno strumento specifico di attenzione verso i bambini (elaborato dall’Università di Roma) che orientasse ed organizzasse le osservazioni che normalmente vengono fatte durante le attività quotidiane.

Si tratta, in pratica, di uno sguardo sullo sviluppo del bambino, sulle sue competenze e sulle sue fragilità, con lo scopo di individuare le attività scolastiche e gli stimoli ambientali più adatti a favorire l’apprendimento e lo sviluppo psicologico.

 

Treviglio, 29 maggio 2007 

                                                                                                               

Autore/Fonte: Ufficio Stampa (dr. Gianluca Bolchi - dr. Pierluigi Paganoni)

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