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ASST Bergamo Ovest

Comunicati stampa

Il progetto DAMA Luisa attivato all’ASST Bergamo Ovest

Data di pubblicazione: 02/12/2019

Questa mattina nella Sala Consiglio dell’ASST Bergamo Ovest, il Direttore Socio Sanitario, Flavia Pirola, ha presentato il “Progetto D.A.M.A. Luisa”, ufficialmente nato nel febbraio 2018 come sperimentazione, ed ora entrato a regime in supporto dei pazienti disabili che accedono alle strutture dell’ASST.

All’acronimo D.A.M.A., Disabled Advanced Medical Assistance, l’ASST ha aggiunto il nome Luisa, per dare continuità ad un progetto precedente, stipulato nel 2013 col Comune di Treviglio, per l’accesso facilitato all’assistenza sanitaria ospedaliera da parte delle persone con grave e gravissima disabilità. Luisa era una cittadina fragile ospite della Cooperativa “La Famiglia” di Treviglio, scomparsa prematuramente pochi giorni prima della stipula del protocollo, siglato proprio grazie alle sollecitazioni della stessa cooperativa. Alla conferenza stampa era presente anche Cesare Lombardi, fratello di Luisa, che ha ripercorso brevemente le fasi iniziali del precedente progetto e la bontà dell’attuale, che ha permesso di superare alcune criticità iniziali, segnalate all’epoca proprio dall’esperienza della sorella.

L’ASST ha voluto, con questo progetto, garantire un accesso agevolato e protetto agli ospiti delle Strutture Residenziali Sociosanitarie per Disabili del territorio – spiega Flavia Pirola -. Così si è pensato di ripensare i nostri modelli organizzativi, per rispondere all’evoluzione delle dinamiche sociali, proposte dalla comunità stessa, alla ricerca di una sempre più ampia umanizzazione dei servizi. È stato costituito così un pool multidisciplinare composto da due medici e due infermieri, coadiuvati in fase d’implementazione dal coordinatore infermieristico del Centro Servizi, da un educatore e da un dirigente amministrativo. Il punto di riferimento è il Centro Servizi dove arrivano le richieste per l’attivazione del percorso e dove, in caso altre Strutture volessero aderire, potranno porre le loro istanze.”.

Come si attiva il percorso e come si sono strutturati, lo spiega Maria Giovanna Manenti, referente medico del progetto: “Il DAMA-Luisa ha come finalità quella di promuovere l’accoglienza e l’accesso alle strutture ospedaliere di un target ben specifico: le persone con gravi disabilità intellettive e neuro motorie severe, con grave deficit della comunicazione seguite dalle strutture RSD e CSS. Il Dama-Luisa  si sviluppa su tre percorsi differenti: il Pronto Soccorso, gli Ambulatori specialistici e le Degenze nei reparti di ricovero. In questa fase sperimentale il progetto ha coinvolto 9 strutture tra RSD e CSS della zona. È stato attivato il numero verde 800/909661 attivo dalle 10 alle 12 il lunedì, mercoledì e venerdì con una segreteria telefonica per le segnalazioni preventive dei casi. Qui gli operatori delle strutture o i parenti/caregivers lasciano un messaggio con la problematica ed entro 48 vengono contattati dagli operatori per la definizione del percorso. Da ottobre è attivo anche un ambulatorio il martedì pomeriggio, dove vengono valutati e presi in carico i casi più complessi dall’equipe multidisciplinare formata da un internista, un’infermiera e dal medico specialista”.

Omar Rota, referente ATS del Distretto Bergamo Ovest ha voluto sottolineare come il progetto ben si sposi con le finalità delle Legge 23 di Regione Lombardia “l’ASST si piega al bisogno dell’utente, ascoltando lui e il suo caregivers, accompagnandolo non solo in una dimensione di cura ma anche di umanizzazione del percorso sanitario, garantendogli un percorso appropriato, facilitato, in una situazione di tranquillità”.

Oggi il Centro Servizi provvede a ricevere le istanze di accesso all’ospedale dalle Strutture, raccoglie la documentazione necessaria, programma l’accesso ai diversi servizi, accoglie e accompagna i pazienti e i loro caregiver nei percorsi di cura stabiliti all’interno dell’ospedale. I pazienti, in questa fase di sperimentazione, provengono dalle strutture:

 

  1. RSD “Casa Famiglia Spinelli” di Rivolta d’Adda
  2. RSD “Monsignor Bernareggi” di Bonate Sotto
  3. RSD “Casa Beato Luigi Guanella” di Verdello
  4. CSS “TAU” di Arcene
  5. CSS “Si Può Fare” di Caprino Bergamasco
  6. CSS “Lo Scoiattolo” di Caprino Bergamasco
  7. CSS “Casa Emmaus” di Caravaggio
  8. CSS “Nausicaa” di Morengo
  9. CSS “La Famiglia” di Treviglio

Per il prossimo futuro l’ASST sta definendo un apposito Percorso diagnostico terapeutico e assistenziale, una specifica attività di formazione per gli Operatori coinvolti nel progetto stesso e un’operazione di sensibilizzazione capillare per la migliore conoscenza del progetto Dama-Luisa, sia all’interno dell’Azienda sia sul nostro Territorio. Si punterà anche al coinvolgimento delle Associazioni di volontariato, realtà imprescindibili per diffondere e supportare l’attività degli operatori del progetto.

Se altre strutture, oltre quelle già coinvolte, fossero interessate a proporre casi specifici, possono contattare il numero verde per la prima valutazione.

 

Prima fila da sx: Cesare Lombardi, Flavia Simonetta Pirola, Maria Giovanna Manenti
Seconda fila da sx: Simona Papini, Omar Rota, Linda Porretti, Elena Rodolfi

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